venerdì 20 giugno 2014

L’emergenza chiama la solidarietà

 

L’emergenza chiama la solidarietà

Una considerazione e una – conseguente – constatazione: la crisi imperversa sulle famiglie italiane e la soluzione più adottata per fronteggiarla e far quadrare i conti del (già esiguo) bilancio familiare, è quella di tirare ancora la cinghia, a discapito dei consumi alimentari e addirittura della salute. Secondo varie indagini, il settore alimentare e quello sanitario sono i più penalizzati dal momento di difficoltà dei consumi e questo diventa un grave problema se influisce negativamente sulla salute della popolazione.
Le famiglie scoprono la possibilità di risparmiare frequentando i supermercati discount e le bancarelle dei mercati, si torna a comprendere che quello che costa di più non sempre è il miglior prodotto. Ma purtroppo emerge che la verdura, la frutta e il pesce subiscono un forte calo nei consumi.
Nella sanità, invece, il costo elevato delle prestazioni e dei farmaci ha creato la tendenza a rimandare le visite, soprattutto quelle specialistiche, e anche le cure a discapito della propria salute. Un ottimo osservatorio di questo processo sono gli ambulatori di prevenzione anvolt, dislocati in varie parti d’Italia, presso i quali la ricerca del risparmio (in quanto l’unica spesa che l’utente ha è di un’offerta libera per coprire in parte le spese vive) ha incrementato la richiesta.
In controtendenza, in questo periodo nero il gioco d’azzardo fa sempre più proseliti, con un aumento dei siti di scommesse, lotterie, giochi e altro che si stima sia arrivato a 2.550 giocate al minuto in Italia. Basti pensare che solo le slot machine, al 15 marzo di quest’anno, erano oltre 411mila.
Purtroppo dobbiamo affrontare una nuova piaga che non è un gioco, ma una vera malattia, una dipendenza come la droga, il fumo e l’alcool; questa malattia colpisce in prevalenza il ceto medio basso, quello già più penalizzato, e questa situazione apporta nuovi disagi nel contesto della vita sociale. Dobbiamo fare dell’altruismo il nostro credo, offrire aiuto alle persone che necessitano di sostegno, solo in questo modo possiamo dire di far parte di una società più umana e più vera.

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