Volontariato per dimenticare due ictus

Alessandro Magni, 69 anni, di Milano, pensionato da 11 e volontario anvolt
da 2 e mezzo.
Come mai nell’anvolt?
«
Mi hanno chiamato a casa per chiedere un contributo e dopo avermi
spiegato di cosa si occupa l’associazione, ho risposto: “Non vi darò
solamente il mio piccolo aiuto, ma per quello che fate mi offro
interamente”. Abbiamo parlato, poi ho cominciato a collaborare insieme a
un altro volontario, adesso faccio tutto da solo».
Da quello che ho capito lei era già pronto per fare volontariato.
«
Si può dire così. Ho avuto due ictus uno dopo l’altro, per fortuna
erano leggeri, ma dopo mi sono sentito un po’ asociale, depresso e
isolato. Allora mia moglie e i miei figli mi hanno detto: ma papà,
perché non fai un po’ di volontariato per distrarti? Ho parlato con il
mio cardiologo, lui era d’accordo e non molto tempo dopo ho ricevuto
dall’anvolt questa telefonata “salvezza”».
Il volontariato ha aiutato anche lei?
«
Sì, perché grazie a questo impegno sono uscito fuori dal mio
problema, ho dimenticato gli ictus, ho avuto una ripresa fisica
straordinaria e il mio cardiologo mi ha fatto i complimenti».
Ma alla sua età non è meglio godersi la pensione?
«
Io ho fatto per tutta la vita il negoziante, mi sono pensionato a 58
anni, ma in questo momento mi sento più giovane di allora, più
rilassato, con tanti amici nuovi».
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