mercoledì 30 aprile 2014

2014: prospettive sulla sanità

 

2014:

 prospettive sulla sanità

L’approvazione del Documento di economia e finanza (Def) per il 2014 ha aperto nuovi e innovativi scenari per molti ambiti economici del Paese, da molti accolti con favore, ma altrettanto criticati da altra parte dei cittadini.
Uno tra gli aspetti più rilevanti appare essere quello relativo ai tagli ai costi delle pubbliche amministrazioni, a partire dalla riduzione delle spese, passando per la soppressione degli enti ormai inutili, fino alla previsione di un tetto massimo per gli stipendi di manager e dirigenti. Per quanto riguarda un settore importante e vitale come la sanità – di solito “colpito” pesantemente – il Governo ha dichiarato che non vi saranno “tagli lineari”, ma è previsto al contrario un aumento nel tempo delle risorse ad esso destinate, poiché a fronte del progressivo invecchiamento della popolazione è destinato ad ampliarsi il fronte dei bisogni cui rispondere.
Vi è tuttavia un’incognita, costituita dalla previsione di riduzione della spesa farmaceutica – nell’ordine di 10 miliardi di Euro – che il Governo a precisato non sarà propriamente un “taglio”, bensì costituirà unicamente un “risparmio”. Non si conosce ancora come verrà concretamente realizzato tale risparmio e quali ricadute avrà per il cittadino sulla effettività del proprio diritto alla salute, ma appare probabile che la contrazione delle disponibilità attuali non potrà essere indolore.
Il Documento di economia e finanza ha sollevato prevedibili reazioni, in particolare dalle associazioni di categoria dei medici e dirigenti sanitari, i quali vedono soprattutto nei provvedimenti sul taglio degli stipendi l’avvio di un progressivo impoverimento della qualità e della professionalità degli operatori sanitari, con conseguente degrado della qualità delle cure per i cittadini.
Come sempre, bisognerà attendere l’effettiva applicazione del Def per comprendere la reale portata degli interventi pianificati e la loro efficacia nel risollevare una situazione economica che ormai da lungo tempo sta mettendo in ginocchio i cittadini, soprattutto le fasce più deboli quali gli anziani ed i malati.

Il sole di Anvolt

Il sole dell’anvolt ha l’energia giusta

Alessandro (Volontario Anvolt) e Tiziana Bolgiani (assistita)

Alessandro (Volontario Anvolt) e Tiziana Bolgiani (assistita)

«Date un po’ di allegria a questo articolo così ridiamo un po’ e spaventiamo la malattia!».
È con questa raccomandazione che Tiziana ci saluta sulla soglia della sua casa nel quartiere Famagosta di Milano. Non che non ci siamo divertiti durante il nostro incontro. Di buon umore, solare e forse anche felice di averci ospiti, Tiziana ha trasformato l’ora passata insieme in una serie di risate. La più sonora delle quali c’è stata quando lei ha raccontato la sua avventura nel supermercato con il nostro volontario Alessandro: avevano caricato il carrello con la spesa e una delle rotelle si è rotta per l’eccessivo peso.
Allora un commesso ha portato non uno, ma due carrelli per mettere la merce dentro, per poterli spingere più facilmente fino alla macchina e soprattutto lasciarli interi. Abbiamo riso tanto anche quando Tiziana ha descritto le facce stupite delle parrucchiere del salone di bellezza sotto casa, dove l’aveva portata la nostra Katia, quando lei ha richiesto una acconciatura tipo Lady Gaga. Può sembrare anche un pò crudele, però non eravamo per niente tristi neanche quando la signora ci ha raccontato che il tumore le ha “staccato” mezzo seno.
Lo ha detto con un tono spensierato, come se l’avesse punta una zanzara. E cosi che Tiziana combatte la brutta malattia che l’ha colpita quattro anni fa. Prendendola in giro. Cioè mostrandole che può riderci sopra, che è più forte lei e che la vincitrice – nello scontro durissimo – alla fine, almeno moralmente, sarà lei. Non che non abbia pianto, perché per un po’ di tempo le lacrime sono sgorgate giorno e notte. Ma non perché era rattristata dai bombardamenti di chemio o dalle notizie di eventuali metastasi alle ossa. Era sola, senza marito e figli, e una sua carissima amica la portava all’ospedale, le faceva compagnia e ogni tanto giravano per Milano in macchina. Ma all’improvviso questa sua amica si è ammalata gravemente di cuore ed è stata portata in ospedale. Tiziana ha avuto sempre accanto a sé le sue zie e i suoi nipoti, che non le hanno fatto mancare mai niente e l’hanno sempre aiutata. Purtroppo però non poteva permettersi di impegnarli per accompagnarla all’ospedale per le cure quotidiane o per le analisi.
Tiziana Bogliani (assistita da Anvolt)

Così ha cominciato a muoversi in taxi, ma a parte il costo elevato di questo trasporto, l’autista non poteva mai accompagnarla dentro l’ospedale, aspettarla, farle compagnia. Allora la figlia della sua amica malata di cuore si è messa a cercare sul computer un’associazione di volontariato che potesse risolverle il problema. Ne ha trovate subito due o tre pronte ad aiutarla, però potevano assicurare più o meno solo un “servizio taxi” vale a dire un trasporto, ma senza accompagnamento.
Ma come poteva lei muoversi dentro l’ospedale con le sue ossa malandate? Alla fine, quasi un anno fa, Tiziana è arrivata ad anvolt. “«Ho chiamato e mi ha risposto una voce femminile carismatica, piena di energia, ti ricaricava subito » si ricorda oggi la signora. «Non l’avevo mai vista» aggiunge «ma mi sono detta “questa è una donna per bene». È stata la nostra Imma al telefono che le ha detto di non preoccuparsi e le ha promesso un buon servizio.« E così è stato » continua Tiziana: «Alessandro e i suoi colleghi dell’anvolt sono puntualissimi, sempre gentili, non si sono mai lamentati, mi diverto un sacco con loro».
Poi ha conosciuto di persona Imma, Katia e tanti altri volontari dell’associazione che l’hanno fatta sentire anche in quell’occasione «più che accolta, accettata col cuore». «E questa è una cosa bellissima » dice vantandosi del fatto che adesso ha più amici di tante persone in ottima salute. Poi, prima di augurarci tante risate per il futuro, Tiziana tira fuori una immagine che ci colpisce veramente: «Ho trovato il “sole di anvolt”, l’energia giusta, quella che ti scalda senza bruciare».
Ringraziamo, cercando di nascondere i nostri occhi un po’ umidi. R/M

martedì 29 aprile 2014

Quattro notizie per stuzzicarvi un po'

 

Gli occhi dei bambini che svelano il tumore

Su PloS ONE è stata recentemente pubblicata una ricerca del professor Bryan Shaw della Baylor University che trattava del cosiddetto riflesso rosso.
Questo non è altri che la colorazione della pupilla dilatata dopo la stimolazione luminosa per la verifica di eventuali patologie oculari. La scoperta permette di effettuare un test senza bisogno di gocce oftalmiche o altre strumentazioni, ma solo tramite una macchina fotografica digitale con il flash. Ciò ha fatto guadagnare alla storia di Bryan Shaw la pubblicazione sulle prestigiose riviste Popular Science e Usa Today.
Fonte: PloS One

La metastasi da melanoma può essere favorita dal sole

Un team di ricercatori dell’IRCCS Ospedale San Raffaele coordinato da Marco E. Bianchi scopriva, dodici anni fa, che le cellule quando muoiono rilasciano la proteina HMGB 1. Soprannominata “allarmina”, questa proteina è un segnale che in caso di cellule morte o stressate avverte il sistema immunitario.
Questa scoperta ha reso possibile una ricerca condotta da un’equipe di ricercatori tedeschi in collaborazione con il San Raffaele che dimostra come l’eccessiva esposizione solare possa causare la formazione di metastasi da melanoma. La scoperta ha portato alla luce il seguente meccanismo: la pelle esposta in maniera eccessiva alla luce del sole si arrossa e le cellule rilasciano l’allarmina che richiama i neutrofili, globuli bianchi col compito di fronteggiare l’insorgere di infezioni. L’intervento dei neutrofili può causare danni da “fuoco amico”.
Nel caso in cui sia presente un melanoma, viene rilasciata l’allarmina anche dalle sue cellule. Richiamati quindi altri neutrofili che liberano altre molecole, tra cui il “tumor necrosis factor” o TNF che induce le cellule del melanoma a disseminarsi producendo così metastasi. Le metastasi del melanoma invadono frequentemente i linfonodi vicini, ma possono arrivare anche in organi distanti.
Fonte: Nature

Fare sport riduce il rischio del tumore al seno

L’attività fisica regolare aiuta a prevenire il cancro al seno a qualunque età si inizi e indipendentemente dal proprio peso. A sostenerlo è una ricerca che ha messo insieme studi condotti su oltre 4 milioni di donne e i cui risultati sono stati presentati al 9th European Breast Cancer Conference (EBCC-9) a Glasgow. I ricercatori hanno visto che rispetto alle donne più sedentarie, quelle più attive hanno un rischio di ammalarsi di cancro al seno del 12% inferiore e che questo ‘beneficio’ si registra in tutte le donne, a prescindere anche dal peso.
Fonte: La Repubblica

Nasce la carta dei diritti UE per i tumori


La Carta Europea dei diritti del Malato di Cancro, presentata a Strasburgo, è, secondo le parole di Francesco de Lorenzo (Presidente dell’European Cancer Patient Coalition ) “Uno statuto del paziente che punta a risolvere le diseguaglianze che le persone affette da neoplasie affrontano ogni giorno in Europa, principalmente legate a status socioeconomico, età anagrafica, accesso a cure di qualità e mancanza di un Piano oncologico nazionale”. Il documento presentato è stato realizzato grazie ad una forte alleanza tra associazioni di pazienti, esperti di ricerca, innovazione e advocacy del “pianeta cancro” con il sostegno dell’Associazione degli Europarlamentari contro il Cancro.
La Carta è una vera e propria chiamata alle armi delle istituzioni europee e nazionali per un impegno concreto nell’affrontare l’epidemia di cancro che colpisce l’Europa.
Fonte: MolecularLab.it